Associazione Dilettantistica Pallacanestro Libertà 1993 |
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L'angolo di Caruso
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Under 18: “Con una difesa così, si vincono tutte le
partite”
Tanta la
soddisfazione per coach Tammaro, quanto il nervosismo e la
preoccupazione della vigilia di questo Ap Libertà - Meomartini. Il
fischio finale, che sancisce il successo per 74-47, è davvero
liberatorio per l’allenatore dei padroni di casa, che temeva di
andare subito e anche per colpa del fato sul banco degli imputati.
Assenti capitan Giorgione e Francesca, quest’ultimo a tempo
indeterminato, con Iovino al 50% perché influenzato e una squadra
che non aveva lanciato segnali molto incoraggianti negli ultimi
allenamenti i motivi di preoccupazione c’erano eccome. Anche se di
fronte, in quello che pur sempre era un derby, ci si trovava di
fronte una squadra che di timore ne infonde proprio poco se vengono
prontamente tarpate le ali al suo genio e sregolatezza Roberto
Iannace. Lo scarto non deve condurre a conclusioni precipitose. I
due punti in classifica sono stati portati a casa, grazie
all’atteggiamento difensivo aggressivo e dedito al sacrificio da
parte dei padroni di casa, che sono stati capaci di andare in
transizione con migliori risultati. Inizio flemmatico e sonnolento
da parte dell’Ap Libertà, soprattutto nella metà campo offensiva
dove tardano ad entrare in azione i meccanismi dell’attacco. Il
letargo dura quasi un quarto e quando il quintetto si sveglia, la
confusione e le conclusioni affrettate regnano sovrane in quel gran
calderone che è l’attacco della squadra di Liguori, a far le veci di
capitano. Proprio quest’ultimo rappresenta una delle sorprese di
questo esordio. Vede una vasca da bagno al posto del canestro e non
c’è difesa che tenga. Tretola ci mette poco a scaldare la mano e
Ferro, gode di parecchi crediti con gli dei del basket, tanto che
due suoi tentativi da 3, vengono entrambi accolti. La Meomartini
fatica e non poco a trovare e variare le soluzioni in attacco e il
tutto viene lasciato alle capacità d’invenzione di Iannace, abile
nel trovare sempre il varco e segnare. Né può sfruttare i propri
errori per costruirci un nuovo attacco, perché Caruso, Follo e
Tretola creano il vuoto nell’area dei 3 secondi e arpionano tutti i
palloni sputati dal ferro. Il vantaggio è già consistente alla fine
del primo tempo (32-18) e i secondi 20’ di gioco non fanno che
confermare la supremazia della squadra di casa, nonostante
l’allenatore degli ospiti Capitanio esiga dagli arbitri un metro
equivalente per entrambe le formazioni e lamenti troppi falli non
fischiati. “Voglio fare i complimenti a tutti i miei ragazzi-
commenta coach Tammaro a margine dell’incontro- per l’impegno e il
sacrificio profusi oggi. Avevo previsto che sarebbe stata una
partita difficile e lo scarto non deve trarre in inganno perché il
valore dell’avversario e di alcune sue individualità era fuori
discussione. Siamo stati bravi a chiudere gli spazi in difesa e a
catturare tutti i rimbalzi che c’erano da catturare.” |