Associazione Dilettantistica Pallacanestro Libertà 1993
 

·       Codice deontologico del giocatore

 

A. Il giocatore ha il Diritto di essere allenato e gestito con professionalità e con relazioni mai prive di rispetto e disponibilità al dialogo.

B.   Il Diritto di svolgere allenamenti adeguati, di beneficiare di un ambiente sano e di praticare l'attività in assoluta sicurezza.

C.   Il Diritto di essere aggiornato, su tutti gli aspetti che a qualsiasi titolo possono essere pertinenti alla propria attività sportiva. Le informazioni, fornite in particolare dai dirigenti e tecnici dalla propria Società, devono essere espresse con tempismo e completezza.

D.   Il Diritto di richiedere attenzione e la giusta considerazione dèi compagni e detto staff tecnico alle voci dello scout, quali: assist, rimbalzi, palle recuperate, sfondamenti subiti, stoppate date, aiuti eseguiti e falli subiti. Questi importanti aspetti del gioco, a volte, non generano il giusto riconoscimento a chi li produce.

E.   il Diritto-Dovere di esporre tutte le problematiche (fisiche, tecniche o psicologiche) che impediscono di vivere nel migliore dei modi l'impegno nel basket, ricercando sempre un confronto leale con Società e tecnici.

F. Il giocatore, ha il Dovere di astenersi da : criticare pubblicamente, con termini lesivi della professionalità di tutti coloro che operano nel basket. In particolare deve astenersi da: offendere, aizzare il pubblico o in ogni caso concorrere a produrre situazioni di pericolo, durante lo svolgimento d'attività sportive.

G. Il giocatore, in particolare, ha il Dovere di rispettare gli arbitri, accettare e farne accettare le decisioni ai propri compagni, evitando violente o troppo plateali proteste, che possano creare situazioni di pericolo da parte del pubblico. Si consiglia di evitare di chiedere chiarimenti o esprimere i propri punti di vista, in modo continuo ed irritante. Le stesse regole valgono anche per gli ufficiali di campo, con cui occorre collaborare al fine di garantire un più corretto svolgimento della gara.

H. Il Dovere di collaborare con lo staff tecnico, con atteggiamento disponibile e propositivo, rendendosi disponìbili mentalmente alle "novità", condizione necessaria perché si sperimentino nuove opportunità tecniche. Ed inoltre accettare il "turn over" come strumento di coinvolgimento collettivo e migliore espressione dalla potenzialità della squadra.

I. Il Dovere a non operare in modo tale da rendere più difficile il lavoro dello staff tecnico ed in particolare dell'allenatore capo, cui deve in ogni modo solidarietà in tutte le occasioni in cui essa sia richiesta, con accertato motivo.

L. Il Dovere di ricercare sempre buone relazioni nella squadra e, di considerare gli obiettivi collettivi come il principale traguardo da perseguire nel comune lavoro.

M. Il Dovere di coniugare in ogni occasione un necessario e richiesto coinvolgimento emotivo, con sani principi di lealtà e educazione.

N. Il Dovere di comunicare sempre ai tecnici l'eventuale ritardo o assenza agli allenamenti.

O. Uso del cellulare: è vietata la presenza del telefono negli spogliatoi (prima e durante gare ed allenamenti) ed in tutte le occasioni di riunioni sociali e tecniche (ristoranti, pubbliche relazioni).

 

 

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